Ceci Neri Secchi

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Ceci neri secchi (Cicer arietinum L) il cece nero dell’alto salento. Appartenente alla famiglia dei leguminosi o delle febacee, Essiccati al sole
del Sud Italia direttamente sulle piante. Per far si che conservi dopo l'essicatura e la sterilizzazione tutti i principali valori organolettici del
prodotto.

Pianta erbacea, tipica annuale seminata a fine Ottobre e coltivata nelle pianure dell’alto salento culla della buona cucina mediterranea.
Il cece, noto che il cognome di Cicerone, discendeva da un suo antenato che aveva una verruca a forma di cece sul naso. Legume molto antico le prime testimonianze della sua coltivazione risalirebbero addirittura all’età del bronzo. Ricchissimo di sostanze nutritive oltre che di fibre, tre volte la quantità contenuta nei ceci comuni, apporta numerosi benefici al nostro organismo se consumato abitualmente. Ricchi di vitamine: B, K, C, E, contengono buone dosi di ferro carboidrati e proteine, in passato era un sostitutivo della carne, chiamato appunto dai Nonni la carne dei poveri. Molto usati nelle diete Vegane, ottima la farina che ne proviene.Tra gli organi interessati troviamo l’intestino, i reni, gli occhi e il fegato, ottimo anche per rinforzare il cuoio capelluto. Consigliato alle donne in gravidanza o in allattamento, ai soggetti affetti da ipertensione, obesità, diabete, colesterolo, glicemia.. Contengono inoltre buone dosi di calcio, magnesio, fosforo e zinco. I ceci, non contengono glutine e sono quindi indicati anche per chi soffre di celiachia. Ad azione antisettica delle vie urinarie ne riducono l’acido urico in eccesso, Insomma i ceci sono pur sempre il terzo legume più consumato al mondo. I ceci vanno sciacquati, messi in acqua, e lasciati in ammollo per almeno 24 ore, poi si passa alla cottura in acqua, per almeno 2-3 ore, è preferibile NON utilizzare l’acqua dell’ammollo per la cottura. L’ammollo e consigliato non solo per una cottura più rapida, ma per far sì che avvengano i processi per incrementare il valore nutritivo
dei legumi e per consentire l’eliminazione dell’acido fitico, una sostanza che limita l’assorbimento dei sali minerali.




Tra le ricette più famose troviamo la pasta ai ceci neri e pancetta.


200 gr di ceci neri
200 gr di pasta (tipo ditalini o maltagliati)
2 gambi di sedano bianco
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d’aglio
100gr di pancetta (a cubetti)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
peperoncino (se piace)
sale


Dopo aver lasciato a sufficienza i ceci neri in ammollo, scolateli e risciacquateli, metteteli a cuocere per un paio d’ore in acqua rigorosamente non salata, la Nonna dice se possibile procedere in un recipiente di terracotta e cuocere sul fuoco di un camino. Poi, in una capiente pentola, fate rosolare un paio di cucchiai di olio, insieme ad uno spicchio d’aglio, un rametto di rosmarino del sedano bianco tagliato a piccoli cubetti e la pancetta. Aggiungete i ceci neri, coprendoli con dell’acqua fredda, l'acqua dev'essere circa il doppio rispetto al volume dei ceci. Portateli ad ebollizione e lasciateli cuocere per un’ora e mezza. A fine cottura aggiungete la pasta il sale e completate la cottura. Condite con un filo olio extravergine, e aggiungete il peperoncino, servite la pasta ai ceci neri e pancetta ancora fumante.
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Categoria Legumi